Giubileo del 300° Anniversario della prima incoronazione della Vergine Polacca

Il 26 agosto 2017

Pian piano rientravo nella normalità. Anche se pieno di impegni di lavoro, avevo terminato il percorso della realizzazione dei diademi. Ero più tranquillo. La stampa internazionale intanto dava grande risalto a questo storico evento. Il mio percorso non era ancora completamente finito: dovevo essere presente il 26 agosto a Częstochowa per la messa giubilare. Ho cominciato così ad organizzare la partenza per essere presente in quella data all’appuntamento in accordo con Don Ezio Limina che sarebbe venuto con un pellegrinaggio. Intanto una nuova telefonata di Padre Michal Legan, che e stato colui che ha curato quasi tutto il mio percorso, riaccendeva la mia adrenalina: “Il Padre Generale Arnold Chrapkowski vuole che nella Solenne Liturgia Eucaristica Giubilare devi essere tu a portare nella processione offertoriale il calice e lo consegnerai tu al Nunzio Apostolico che sara presente alla Santa Messa!”. Era un gesto di grande delicatezza nei miei confronti da parte della Chiesa di Jasna Góra. Il 24 agosto parto con mia moglie e con i miei genitori. La mia famiglia e stata la mia grande forza in ogni occasione. Non mancava un gruppo di amici. Arriviamo a Częstochowa; il Santuario e adornato a festa. Fa da sfondo ad un grande e bellissimo palcoscenico, come quelli allestiti per le grandi occasioni. Tanti gruppi di pellegrini arrivano da ogni dove per venerare la Madonna ed assistere al grande evento. I Padri Paolini ci danno indicazioni per la Santa Messa e nello stesso tempo ci danno l’assegnazione dei posti a sedere. Hanno previsto una posizione di riguardo non solo per noi ma anche per un gruppo di fedeli arrivati dalla Calabria accompagnati da Monsignor Pancrazio Limina; e un gesto di delicatezza con cui vogliono ricambiare l’ospitalità che fu loro riservata pochi mesi prima a Crotone. Sono veramente colpito da tale attenzione e tale delicatezza. Guardo lo spazio che si apre davanti al Santuario e non capisco più niente! I numeri saltano… Quanti sono i fedeli accorsi? Circa trecentomila? Forse…Non pensavo che Maria di Częstochowa convocasse, chiamasse, radunasse in tale misura, con tanta forza, cosi tanta gente. Alla solenne Liturgia Eucaristica Giubilare hanno partecipato le massime cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Andrzej Duda ed il Premier Beata Szydlo, insieme a tutto il Parlamento polacco. Durante la Santa Messa vengo chiamato per mettermi in fila per la processione offertoriale. Da lontano colgo lo sguardo affettuoso e sorridente dell’Arcivescovo Waclaw Depo. Consegno il calice nelle mani del Nunzio Apostolico in Polonia, Monsignor Salvatore Pennacchio. Il calice, dopo questa celebrazione, sarà custodito nel Museo del Santuario in ricordo della festa giubilare e a testimonianza di questo storico evento. L’emozione sale ancor di più quando e stato detto, di fronte a quel mare di gente, che era presente un gruppo di pellegrini giunti dalla Calabria e poi quando e stato citato il mio nome alla consegna del calice. La celebrazione e stata seguita da numerose televisioni provenienti da tutto il mondo ed in diretta televisiva dalla tv di Stato polacca nonché da tutta la stampa internazionale. Presente, ovviamente, anche l’Osservatore Romano. I componenti della mia famiglia rimasti a Crotone, incollati ai video, hanno seguito l’evento. Ero emozionato come un bambino. Anche in questa occasione sono stati tanti i gesti di riconoscenza e di affetto arrivati direttamente dai massimi rappresentanti non solo della Chiesa ma anche della società civile polacca. A festeggiare il trecentesimo anniversario il Concerto multimediale “Polska Kana”, un evento che ha suscitato forti emozioni nelle centinaia di migliaia di pellegrini, organizzato dai Padri Paolini grazie al patrocinio e al sostegno del Primo Ministro, Beata Szydlo, trasmesso in diretta TV dalla rete nazionale “TV Polonia 1 Direttore artistico dell’evento e stato Marcin Pospieszalski. Piu di cinquecento gli artisti che si sono esibiti sul palco e che hanno riprodotto la storia della Polonia e della Madonna Nera nel corso dei secoli, in collegamento permanente con il Santuario di Jasna Góra. Si sono alternati sul palco personaggi noti e persone comuni, che hanno in comune una grande venerazione per la Madonna Nera di Częstochowa. Al termine una grande coreografia di fuochi pirotecnici ha entusiasmato e illuminato la serata. Come ho già detto, ho vissuto questo incarico non solo sotto un profilo artistico ma anche spirituale. Tutto questo percorso mi ha regalato crescenti emozioni e la consapevolezza di dover rispondere all’incarico più importante della mia vita artistica. La Polonia e un paese straordinario, ricco di fascino e con una grande fede. Non e stato un semplice lavoro ma il coronamento di un sogno visto che, sia dal punto di vista professionale che spirituale, e difficile immaginare che mi possa capitare qualcosa di ancor più grande. Dentro di me porterò per sempre il ricordo delle parole e degli abbracci sinceri di Monsignor Depo Waclaw, Arcivescovo Metropolita di Częstochowa, riservati a me e a mia moglie; nel momento del saluto nella sacrestia del santuario, presente Padre Albert Szustak, Cerimoniere del santuario di Jasna Góra, poggiandosi la mano al cuore e abbracciandomi, Monsignor Waclaw mi ha detto: “Resterai per sempre nei nostri cuori, nel cuore del Santuario!”. Adesso mi aspetta il mio mare, il mio sole, la mia luce. Senza quelli non riuscirei a realizzare nulla; sono il nutrimento della mia arte. Me ne rendo conto soprattutto quando sono lontano da Crotone. In quei momenti il desiderio di rientrare si fa fortissimo. Esulto già quando dall’oblo dell’aereo intravvedo i confini italiani.