La Madonna viene incoronata con i nuovi diademi

Ore 6,00 del mattino del 27 luglio 2017

Arriviamo tutti in chiesa intorno alle cinque. Ho avuto solo il tempo di salutare velocemente i Padri Paolini. Poi, tutti seduti ad aspettare la lunghissima processione del clero polacco pronto per la solenne concelebrazione che sarebbe stata presieduta dall’Arcivescovo di Częstochowa, Monsignor Waclaw Depo. Era ancora buio alle cinque del mattino. Giunti in chiesa, ci fanno accomodare in prima fila. Un lungo corteo di sacerdoti con diversi Vescovi fa ingresso nella chiesa. Nel silenzio delle prime ore del mattino si alza lo squillo delle trombe che suonano i Padri Paolini. Al suono delle trombe si solleva la parete mobile dietro la quale ogni notte viene custodita l’immagine della Madonna. Mentre il pannello si alzava e lo scrigno di apriva, io sentivo dentro di me un’emozione difficile da descrivere. Man mano che il pannello si alzava, la Madonna appariva con i suoi diademi, i diademi che io avevo realizzato, quei diademi che in quel momento venivano ammirati da tutto il mondo in quanto diverse reti televisive trasmettevano l’evento in diretta. Questa volta non sono riuscito a trattenere le lacrime, che uscivano liberandomi di una pressione altissima. Un pianto di gioia, seguito da una forte serenita; sentivo che il mio compito era arrivato alla fine, ero contento. Come da bambino, quando mi affidavano un compito che riuscivo a fare, o da ragazzino, con i primi lavoretti in bottega, anche in quel momento ero soddisfatto. Finalmente… Piu tranquillo, quando è stato il momento di salutare, con l’aiuto della mia amica Katarzyna, riuscivo a dire: “Eccellenza Reverendissima, Waclaw Depo, Arcivescovo di Częstochowa, Reverendissimo Padre Generale della Congregazione di San Paolo Primo Eremita Padre Arnold Chrapkowski, autorita tutte civili e militari, molto reverendi Padri Paolini del Santuario di Częstochowa, voi tutti convenuti, con gioia e commozione vivo questo momento che ci vede tutti uniti nella fede di Maria, Madre di Dio e degli uomini. Mi sento emozionato ogni volta che parlo della realizzazione dei diademi, del gemellaggio tra i Santuari di Częstochowa e Capocolonna, fino a giungere all’incoronazione. Cammino bellissimo vissuto tra arte e fede, guidato dall’amore per la nostra Madre.Fu proprio San Giovanni Paolo II che mi fece scoprire il culto della Madonna di Częstochowa, l’occasione fu la benedizione di una mia opera di arte sacra in Vaticano, in quella circostanza donammo al Santo Padre un’icona della Madonna di Capocolonna, Patrona della mia Diocesi, a cui sono profondamente legato e il Santo Padre, dopo averci benedetti, ci dono di un quadro della Madonna di Częstochowa. Rimasi colpito da quella icona, molto bella, che gia conoscevo per la vicinanza ed il legame che l’accomunava al Pontefice, impressionandomi in quanto, non solo esprimeva tanta bellezza ma, ogni volta che la osservavo, vedevo in quell’immagine la Madonna del Papa, che e stato grande pellegrino di pace, con cui mi sono incontrato diverse volte e che rimane sempre un punto di riferimento nella mia preghiera.nPer la creazione dei diademi, realizzati con la tecnica dello sbalzo in argento con parti laminate in oro, sono stati necessari circa 4 mesi di lavoro. Le opere contengono trentasei incastri bordati da una lavorazione in filigrana, dove sono stati incastonati trentasei topazi azzurri, taglio tondo sfaccettato. Nel diadema grande si evidenziano dodici stelle, impreziosite da trecento pietre, sempre di topazi azzurri, incastonate a pavé. Sia negli incastri che nelle stelle e stata eseguita una particolare lavorazione di brillantatura del metallo che facilita un effetto particolare di luce. Nella parte sottostante dei diademi, invece, si evidenziano dei binari formati da centocinque perle. Ai lati dei diademi compaiono degli angeli realizzati sempre con la tecnica dello sbalzo e dipinti a mano con smalti a fuoco. Le opere sono state realizzate con una tecnica di fissaggio dei vari elementi che permette la manutenzione degli stessi nel tempo. Sono consapevole che con la mia arte sicuramente non rendero piu bella la Madonna ma certamente contribuirò ad impreziosirla, perché Ella e gia la tutta Bella, la tutta Santa, l’ideale supremo di perfezione che gli artisti di ogni tempo hanno cercato di riprodurre nelle loro opere. Questo incarico affidatomi dai Padri Paolini per realizzare i diademi della Madonna, Regina della Polonia, in occasione del trecentesimo anniversario dalla prima incoronazione, lo vivo con particolare trepidazione, consapevole del prestigio e della rilevanza storica e di fede che l’effigie ed il Santuario di Częstochowa hanno per la Chiesa e l’intero popolo polacco. Mai avrei potuto immaginare di essere io l’orafo che avrebbe realizzato i nuovi diademi per la Madonna, Celeste Regina della Polonia, e vivo questa esperienza come dono che mi ha fatto crescere artisticamente e spiritualmente. I Padri Paolini, molto affettuosi nei miei confronti, hanno affermato che i diademi sono stati realizzati da me con ‘grande devozione e pietà’. Mi gratifica ricevere queste considerazioni, che dimostrano l’amore che ho profuso nel realizzare questa creazione. Per questo lavoro ho pregato ed ottenuto, in accordo con i responsabili di Jasna Góra e della Chiesa crotonese che i diademi, venissero presentati, consegnati e ritirati a Crotone dai Padri Paolini. Con l’auspicio che dalla mia citta, terra di storia, arte e cultura, attraverso il mio lavoro, possa partire un messaggio di pace ed unione dei popoli, accomunati dall’amore verso Maria, la Madre del Salvatore. Comunione che si e già realizzata con la sottoscrizione di un atto di gemellaggio tra il Santuario di Capocolonna e quello di Jasna Góra. Porterò sempre nel mio cuore i momenti vissuti, quasi di intimità, al fianco dell’icona della Madonna di Częstochowa e di averla potuto toccare, ammirandone tutta la sua bellezza. I diademi realizzati sono molto somiglianti a quelli trafugati nel 1917. Si differenziano per l’aggiunta di tre stelle a quelle esistenti nelle precedenti corone. Tale aggiunta ha la valenza di un simbolo trinitario. Un altro momento bello e stato l’incontro in Vaticano con Papa Francesco: benedicendo i nuovi diademi della Madonna di Jasna Góra, questi ci ha invitati a pregare la Madonna per lui. Ringrazio Iddio e la Madonna per tutte le persone incontrate lungo il cammino per la realizzazione dei diademi che incoroneranno l’icona, in particolare il Generale dell’Ordine dei Paolini Padre Arnold Chrapkowski per la fiducia accordatami, il Reggente della Penitenzeria Apostolica Monsignor Krzysztof Nykiel, il Procuratore Generale Padre Basilio Degorski, il Priore del Monastero di Jasna Góra Padre Marian Waligóra, Padre Michal Legan dell’Universita Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia, Padre Jan Golonka precedente custode dei beni del Santuario di Jasna Góra, Padre Lukasz Buzun ex Priore del Santuario, oggi Vescovo di Kalisz, Padre Stanislaw Rudzinski attuale custode dei beni del Santuario di Jasna Góra. Ringrazio, inoltre il mio Padre Arcivescovo Sua Eccellenza Monsignor Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone- S.Severina, il Rettore della Basilica Cattedrale di Crotone, Don Serafino Parisi, il Rettore del Santuario di Capocolonna, Don Bernardino Mongelluzzi e il Presidente del Capitolo Cattedrale di Crotone, Monsignor Pancrazio Limina, che sin dall’inizio del progetto mi hanno seguito e supportato in questo mio cammino artistico e spirituale. Un ringraziamento ancora va alla mia amica Katarzyna Anna Moscinska: proprio lei e stata ad invitarmi al Santuario di Jasna Góra presentandomi i Padri Paolini e da allora e iniziato un cammino lungo e bello che mi ha fatto vivere un sogno che vedo realizzato e che resterà fisso nel mio cuore. In un’epoca in cui l’umanità vive tante incertezze e l’uomo si trova a piu bivii, possa la Madonna proteggerci e guidarci per costruire tutti insieme un mondo piu giusto e migliore”. Nel volo di ritorno mi hanno fatto compagnia le attestazioni di affetto e di stima che i Padri hanno voluto riservarmi alla fine di quella straordinaria mattina, nel corso della cerimonia religiosa e poi nel corso della colazione offertaci prima di partire. Tra le tante manifestazioni di stima e di affetto, portavo nel cuore le parole di Padre Michal: “Queste corone sono piaciute a tutti perché, a differenza delle altre, danno molta luce a Maria. L’idea di realizzare il diadema del capo del Bambinello piu alto di quelli avuti precedentemente e stata una bella idea perché il Bambinello e in effetti il focus centrale dell’icona di Częstochowa.”. E ancora le parole del Padre Generale Arnold Chrapkowski: “Grazie di tutto, siamo molto contenti del lavoro che hai realizzato per la nostra Madre. Per noi questo e stato molto importante. Giovanni Paolo II diceva che tutti i Polacchi vengono a Jasna Góra per parlare con la Madonna perché qua, a Jasna Góra, batte il cuore della Polonia!”. Una frase molto bella quella che di Padre Arnold, parole che successivamente mi hanno fatto riflettere. La mia risposta e stata che non solo ero felice ma che vivevo questo momento come se qualcuno era sempre dietro di me a sorreggermi, a darmi forza nei momenti di sconforto, che in questo percorso non sono mancati. Ci siamo abbracciati. Mi ha donato una medaglia coniata, “in tiratura limitata”, realizzata per l’occasione del trecentesimo anniversario dell’incoronazione. Sulla medaglia sono stati incisi a rilievo anche i diademi da me realizzati. Quello che pero mi risuonava nelle orecchie era il colloquio avuto con il Vescovo Emerito, Stanislaw Nowak. Mi aveva detto che era stato Vescovo di Częstochowa per circa venticinque anni e mi aveva raccontato anche di Giovanni Paolo II. Tutto con un sorriso. Aveva aggiunto di essere stato uno studente del grande Papa. Ricordo che, in modo confidenziale e affettuoso, si era seduto accanto a me e con un sussurro mi aveva aggiunto che tutto quello che gli aveva insegnato Karol Wojtyla lo custodiva da sempre con molto amore nel cuore e nella memoria. Ad un certo punto si e avvicinato ancor di più, quasi con il capo attaccato al mio, e mi ha detto con voce bassa: “Giovanni Paolo II e contento per quello che hai fatto per la Madonna; veniva spesso a Jasna Góra per affidare le sue preghiere alla Madonna. Aveva un forte legame per la Vergine Polacca!”. In quel momento sentii dentro di me la fortissima sensazione che fosse stato proprio Giovanni Paolo II, per il tramite del Vescovo, a farsi sentire, quasi per ringraziarmi. Una sensazione da brivido! Le parole dette dal Vescovo quel giorno mi hanno accompagnato per tutto il viaggio di ritorno, mi tornavano in modo continuo alla mente e mi confermavano che tutto quello che era accaduto era vero. Un ricordo magnifico, che custodirò per sempre come gemma preziosa.nn“Quando Michele e venuto in visita a Częstochowa, ha detto delle parole bellissime che ci hanno riportato alla memoria quello che aveva detto anche Giovanni Paolo II in una sua visita a Jasna Góra: “Qui si respira con devozione la gioia alla Madonna !” e questo per noi e stato molto, molto importante! Quelle stesse parole furono dette da Papa Woitjla. Per noi tutti e stata una grande sorpresa ed una grande gioia, perche scoprire il Santuario di Capocolonna e scoprire anche Michele, come persona e come amico, e per noi un dono del Giubileo. Penso che la Madonna ci voleva fare incontrare; questa e la volonta del Signore e anche quella della Madonna, la volonta di iniziare questa amicizia tra Michele, il Santuario di Capocolonna, l’Arcidiocesi di Crotone e noi, Padri Paolini del Santuario di Jasna Góra. Per Giovanni Paolo II questo Santuario polacco era veramente importante. Decise, infatti, di scegliere il sacerdozio qui a Jasna Góra, di scegliere la sua via per la vita; penso che qui a Jasna Góra questa liberta, questo amore alla Madonna sono lo stesso segno che si puo cogliere presso il Vostro Santuariodi Capocolonna e penso che capite con il Vostro cuore il cuore dei Polacchi”.nnPadre Michal Legan OSPPEnUniversita Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovian

Częstochowa, 27 Luglio 2017