IL MIO INTERVENTO ALLA CAMERA IN RICORDO DI IOLE SANTELLI.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Saluto tutte le onorevoli autorità, la famiglia Santelli e tutti voi presenti. Non è semplice parlare di Jole, perché anche se il tempo passa, il ricordo rimane sempre vivo. Con Jole c’è sempre stata una sincera e vera amicizia. Una donna forte, decisa, determinata e lungimirante. Questo mi piaceva di lei. Nel tempo abbiamo, più volte, avuto modo di incontrarci e confrontarci, mostrandomi che dietro quel suo modo di essere forte, c’era una donna di grande sensibilità. In ogni incontro usciva, sempre, fuori la sua determinazione nell’agire, nel lavorare e nel fare squadra. Jole era una donna molto attenta, sapeva osservare e valutare con lungimiranza, comprendendo bene quali fossero le decisioni da prendere. Uno dei ricordi che più mi fecero capire la grandezza di questa donna, è stata la sua grande apprensione nel periodo della pandemia. Spesso quando ci sentivamo al telefono, la sua preoccupazione era non solo per quella che stavamo vivendo a causa del virus, ma anche di come la Calabria avrebbe risposto a questa pandemia. Il suo pensiero andava anche a tutta la piccola e media industria Calabrese, che viveva quel periodo con grande difficoltà e di cosa lei avrebbe potuto fare per dare un aiuto. Nonostante la malattia, Jole non si è mai tirata indietro. Anche quando si trovava completamente senza voce, lei andava avanti con i suoi impegni. Era un periodo decisamente impegnativo sia per lei che per me e non riuscivamo a vederci fisicamente. E su questo scherzavamo spesso. Jole era una donna dall’animo buono.  Ricordo il giorno del suo insediamento alla Regione, nella stessa serata gli telefonai per complimentarmi e lei mi disse che quel giorno aveva voluto indossare una mia collana di perle a cui era molto legata. Questo mi riempi di tanta gioia. Erano i primi giorni di ottobre del 2020 quando mi contattò telefonicamente per invitarmi ad andare con lei a Milano, per la conclusione del Giro d’Italia, di cui la Regione era partner. Sarei dovuto essere al suo fianco, quel 25 di ottobre, in piazza Duomo per consegnare al vincitore del giro d’Italia un’opera da noi realizzata. La sua ultima telefonata risale all’8 di ottobre. La sua voce, sentii che era nuovamente molto bassa e sofferente. Gli consigliai di badare un po’ di più a sé stessa e di non esagerare, magari evitando di affaticarsi.  Ma la sua risosta fu: “si hai ragione, ma io devo dare delle risposte ai calabresi”. Aggiungendo poi che il 24 ottobre saremmo partiti per Milano, dicendomi: “Michele ho tante cose da raccontarti”. Purtroppo nella notte tra il 14-15 ottobre Jole è volata in cielo. Mi rimane, sicuramente il rammarico di non aver più avuto la possibilità di poter parlare e condividere le sue idee ed il suo amore verso la Calabria ed i calabres. Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscere Jole. Lei vive sempre nel mio cuore e, di questo sono sicuro anche nel cuore di chi l’ha conosciuta. Mi sento onorato poter partecipare a questo evento che vuole mantenere vivo il suo ricordo. Per l’occasione assieme a mio figlio Antonio abbiamo realizzato con tanto amore, una scultura che raffigura Jole e lo abbiamo fatto attraverso tre elementi: Jole con la testa alzata, gli occhi chiusi e i capelli al vento. La testa alzata con gli occhi chiusi vuole significare che Jole sognava e stava lavorando per dare una nuova immagine della nostra Calabria, mentre i capelli al vento vogliono significare quella libertà che Jole tanto custodiva. Nel concludere ringrazio tutto il coordinamento Nazionale “Azzurro Donna” nella persona dell’on. Catia Polidori che ha voluto fortemente dare vita a questo evento. Noi ci onoriamo di averlo sostenuto non solo artisticamente ma anche idealmente, ricordando questa grande Amica che tanto voleva fare per la nostra amata terra.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_gallery images=”55535,55553,55552,55551,55550,55549,55548,55547,55546,55545,55544,55543,55542,55541,55540,55539,55538,55537,55536″][/vc_column][/vc_row]