Mostra archeologica “Progetto Magna Grecia”
Bruxelles, Sede del Parlamento Europeo

Si è svolta presso la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo una mostra archeologica organizzata dalla Società “Progetto Magna Grecia”, in house alla Regione Calabria e dalla Direzione Regionale Soprintendenza Beni Archeologici della Calabria. In esposizione sette tesori del patrimonio archeologico europeo, tra i maggiori reperti dall’arte Magno Greca calabra: a rievocare storia e splendore delle colonie Magno Greche, sono arrivati infatti a Bruxelles la Testa del Filosofo, il Kouros di Reggio, il Dioscuro di Locri, il Toro Cozzante di Sibari, la Stele marmorea di Crotone, l’Elmo Corinzio di Vibo Valentia e il Cratere con scene di caccia di Gioia Tauro. Insieme ai sette pezzi del patrimonio archeologico regionale, il 13 ed il 14 novembre scorsi, hanno trovato spazio nella mostra del Parlamento Europeo anche le eccellenze del settore agroalimentare, artigianato e manifatturiero della Calabria di oggi. “Alle radici dell’Europa. Progetto Magna Graecia, un grande passo davanti a noi”, era il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Società “Progetto Magna Graecia”, presieduta dall’eurodeputato Pino Arlacchi e diretta da Antonella Freno che hanno scelto l’arte orafa di Michele Affidato quale simbolo della Calabria che produce e si fa apprezzare nel mondo. L’orafo crotonese ha quindi preso parte alla due giorni belga per portare la sua testimonianza di artigiano ed artista che trae costante ispirazione dalle radici magno greche della sua Crotone nell’esercitare un’arte antica, elaborata con sensibilità moderna, tenendo bene in mente insegnamenti e tradizioni lontane di secoli, arricchite da esperienze personali. Così Michele Affidato ha definito la sua attività: “E’ su questo legame tra antico e moderno, tra artigianato tradizionale e nuove interpretazioni, che ho incentrato la mia arte che viene esercitata in un processo creativo, con il quale coniugando storia e attualità si realizzano gioielli in cui l’antica tradizione magno-greca si sposa a linee più moderne”. “Sono fiero ed orgoglioso – ha aggiunto l’orafo crotonese – di essere calabrese, una terra in cui da sempre si sono contraddistinti uomini di cultura, artisti ed artigiani che ispirandosi alle proprie origini hanno realizzato creazioni eccezionali. L’augurio per noi tutti è che iniziative come questa possano continuare a dare lustro alla nostra amata terra e concorrere comunque alla realizzazione di un più ambizioso progetto che è quello di una Europa unita che sia luogo comune di prospettiva per tutte le nazioni che vi concorrono”. “Esprimo tutta la mia gratitudine alla Regione Calabria agli organizzatori di questo evento ed in particolare agli onorevoli Pino Arlacchi e Antonella Freno che mi hanno permesso di essere qui presente, quale portatore di un messaggio artistico culturale che partendo dalle proprie radici si proietta in una prospettiva di sviluppo e di sempre nuovi e maggiori orizzonti”, ha concluso Michele Affidato che al termine del suo discorso a Bruxelles, ha offerto al padrone di casa, l’europarlamentare Pino Arlacchi, una scultura in argento raffigurante la colonna di Capocolonna. Arlacchi nel suo intervento ha invece sottolineato che per offrire un racconto normale della Calabria occorre combattere luoghi comuni e pregiudizi, illustrandone le positività, valorizzandone le eccellenze e le esperienze virtuose, e trasferendo cultura e tradizioni anche oltre i confini della Regione, e coinvolgendo le nuove generazioni. “Parlare di una Calabria normale – ha dichiarato Arlacchi – significa partire dal riconoscerne in pieno limiti e difetti, ascoltando allo stesso tempo i segnali di risveglio che sono molti incoraggianti. Occorre mettere da parte ogni forma di vittimismo e combattere la cattiva abitudine del lamento. In Calabria si incrociano ogni giorno storie di cittadini, imprenditori e politici che dimostrano nei fatti come sia possibile lavorare con efficienza e onestà, realizzando ottimi risultati”. “La nostra regione sta vivendo un periodo di crisi molto forte, una crisi globalizzata che però da noi si sente di più. Abbiamo bisogno di trovare indirizzi di progressione e credo che quello artistico possa essere un veicolo per combattere questa crisi”, è la riflessione di Michele Affidato che aggiunge: “In Calabria ci sono tanti artisti eccezionali che ognuno nel proprio settore con l’aiuto delle nostre istituzioni potrebbe trovare nuovi mercati che ancora esistono in giro per il mondo”. Al convegno ospitato dalla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles erano presenti, oltre agli onorevoli Arlacchi e Freno, la Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, Francesco Prosperetti Direttore Generale Regionale per il Ministero dei beni culturali, l’assessore regionale ai Programmi speciali Ue Luigi Fedele, il responsabile Ansa Calabria Filippo Veltri, Gucci, Macri, Manfredi, Gregorio Corigliano ed il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri.nnDiscorso integrale di Michele AffidatonnEgregio On. Pino Arlacchi, On. Antonella Freno, onorevoli autorità, voi tutti presenti. Desidero esprimere innanzitutto il mio compiacimento per questa iniziativa e mi sento onorato di prendere parte ad un evento cosi importante che mette in risalto la nostra storia e la nostra cultura. Trovo interessante e produttiva l’attenzione che le nostre istituzioni hanno dato a questa manifestazione, che oltre a mettere in evidenza le nostre radici, permette agli imprenditori ed artisti calabresi di farsi conoscere, promuovendo i loro prodotti e dando loro la possibilità di affacciarsi a nuove frontiere. Riscoprire quelle che sono le nostre origini è sempre stato per me un forte punto d’ispirazione per le mie creazioni. A tal proposito desidero sottolineare come numerose siano state le culture e le tradizioni della storia del mondo, che hanno caratterizzato i vari popoli, mentre poche sono quelle che pur essendo state grandi nel passato possono oggi essere considerate di attualità e di grandi prospettive. Basti pensare agli Egizi, agli Assiri, ai Babilonesi, ai Maia, agli Aztechi, ai Sumèri ed altri, i cui canoni culturali non sarebbero oggi proponibili in chiave moderna, mentre dell’epoca splendida della Magna Grecia, si può affermare senza ombra di smentita come i suoi canoni ed i suoi insegnamenti siano di una attualità straordinaria: per fare un riferimento alla mia città, l’antica Kroton, che fu capitale della Magna Grecia in cui fiorirono e si svilupparono le tre più grandi scuole di pensiero e di azione dell’antichità:- la suola filosofica di Pitagora,- la scuola medica di Alcmeone e – la scuola atletica di Milone, scuole dove si insegnava come vivere, il rispetto della natura, dove si parlava del concetto di armonia quale equilibrio tra corpo e mente, dove si intuì che il cervello era il centro motore dell’uomo, dove la cura del corpo si effettuava in simbiosi con la natura e l’ambiente, entrambi presupposti del benessere, dove per restare nel campo in cui opero, quello orafo, il gioiello non era considerato un semplice orpello, bensì un segno distintivo di religione, di casta, di ceto, e di stato sociale, intriso di significati e di messaggi culturali notevoli.nQuella che io esercito è un’arte antica, elaborata con sensibilità moderna, tenendo bene in mente insegnamenti e tradizioni lontane di secoli, arricchite da esperienze personali. E’ su questo legame tra antico e moderno, tra artigianato tradizionale e nuove interpretazioni, che ho incentrato la mia arte che viene esercitata in un processo creativo, con il quale coniugando storia e attualità si realizzano gioielli in cui l’antica tradizione Magno-Greca si coniuga a linee più moderne. Sono fiero ed orgoglioso di essere calabrese, una terra in cui da sempre si sono contraddistinti uomini di cultura, artisti ed artigiani che ispirandosi alle proprie origini hanno realizzato creazioni eccezionali. L’augurio per noi tutti è che iniziative come queste possano continuare a dare lustro alla nostra amata terra e concorrere comunque alla realizzazione di un più ambizioso progetto che è quello di una Europa unita che sia luogo comune di prospettiva per tutte le nazioni che vi concorrono. A conclusione di questo mio intervento esprimo tutta la mia gratitudine alla Regione Calabria agli organizzatori di questo evento ed in particolare agli onorevoli Pino Arlacchi e Antonella Freno che mi hanno permesso di essere qui presente, quale portatore di un messaggio artistico culturale che partendo dalle proprie radici si proietta in una prospettiva di sviluppo e di sempre nuovi e maggiori orizzonti.

Michele AffidatonOrafo in Crotone