66° Festival della Canzone Italiana – 2016
Premio Cover assegnato agli Stadio per l’interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla

Dagli Stadio ai Pooh, da Tony Renis a Ramazzotti: ai big del Festival i premi del maestro orafo Michele Affidato

Se quello appena concluso sarà senza dubbio un Festival di Sanremo da ricordare per sempre per gli Stadio, la band che ha trionfato portandosi a casa, oltre al primo posto tra le canzoni in gara, anche il premio speciale della serata dedicata alle cover, il premio Bigazzi per la migliore musica e quello della sala stampa radio e tv, la 66esima edizione del Festival della Canzone Italiana è stata anche una delle più impegnative per il maestro orafo Michele Affidato, da anni presente nella città dei fiori con la sua arte, protagonista dei più importanti eventi che fanno da corollario alla kermesse canora. L’incarico più importante ricevuto quest’anno dal maestro orafo crotonese è stato senz’altro il premio speciale che gli Stadio hanno innalzato, proprio sul palco del teatro Ariston, al termine della terza serata del Festival, quella di giovedì 11 febbraio, dedicata alla reinterpretazione, da parte dei big in gara, di grandi successi della storia della musica italiana. Per questa importante serata Affidato ha realizzato una chiave di violino impreziosita da una margherita in argento con capolino in oro 18 kt e pavè di brillanti. “Sanremo, la Città dei fiori e della musica”, cosi l’orafo crotonese ha inteso rappresentare la sua opera particolarmente apprezzata dagli Stadio, premiati nella serata Cover per l’intensa interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla. Era di Affidato anche il premio che gli Stadio hanno ricevuto sabato sera, dopo la vittoria del Festival, negli studi di Radio Italia, nel corso di una grande festa alla quale hanno partecipato vip ed addetti ai lavori, per festeggiare il trionfo della band bolognese e la conclusione di un festival che ha registrato altissimi ascolti televisivi e un grande successo. “Il tuo premio dell’altra sera mi ha portato fortuna”, ha esclamato Gaetano Curreri, frontman degli Stadio, nel ricevere i complimenti di Michele Affidato per la vittoria del Festival di Sanremo. Già dopo la vittoria della serata dedicata alle cover l’orafo crotonese ed il cantante degli Stadio avevano avuto modo di incontrarsi, dietro le quinte del palcoscenico dell’Ariston, e di ribadirsi stima reciproca. Quelle che Curreri ha innalzato nel corso di questo straordinario festival non sono le prime opere di Affidato ricevute dalla band: era dell’orafo crotonese anche il premio Sonora, consegnato agli Stadio al teatro Argentina di Roma nell’ambito dello stesso evento, dedicato agli autori di eccellenti colonne sonore, in cui venne premiato anche Ennio Morricone. Opere dell’orafo crotonese sono andate a tanti altri protagonisti di questa edizione del Festival: l’Afi (Associazione fonografici italiani) gli ha commissionato, tra gli altri, il premio per i 50 anni di carriera dei Pooh, protagonisti di una storica reunion sul palco dell’Ariston, ma anche i premi per Irene Fornaciari, Enrico Ruggeri, Cecile, Chiara Dello Iacovo, Irama. Altri premi speciali realizzati da Affidato sono le preziose opere create per il premio “Dietro le Quinte” con le quali sono stati premiati gli addetti del settore che contribuiscono al successo del Festival, mentre nell’ambito del premio “Numeri Uno – Città di Sanremo”, la Palma d’Argento creata dall’orafo Michele Affidato è stata consegnata al produttore Tony Renis, arrivato da Los Angeles per ritirare il prestigioso riconoscimento. Anche Eros Ramazzotti, uno dei super ospiti del festival, è stato personalmente omaggiato da Affidato con una sua scultura che raffigura la Colonna, unica superstite del tempio dedicato ad Hera Lacinia, che sorge a Crotone sul promontorio di Capocolonna. Con tale opera il maestro orafo ha voluto rendere omaggio all’arte di Eros Ramazzotti ma anche alla sua terra: “Insieme alla mia arte ogni anno porto al Festival anche la mia Calabria – spiega Affidato – ed è per questo che, se lo scorso anno ho voluto omaggiare con la Colonna il conduttore Carlo Conti, quest’anno ho voluto dare la stessa opera ad uno dei più grandi protagonisti del Festival. Il mio impegno è un atto d’amore verso la mia terra, rappresentare una Calabria operosa, produttiva, ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Si conclude un Festival importante – conclude Affidato – alle spalle di appuntamenti come questo c’è un grande lavoro del mio laboratorio, ma la soddisfazione di portare in una vetrina importante come Sanremo la mia arte è enorme, così come è grande la gratificazione che scaturisce dall’aver firmato, anche quest’anno, premi destinati a restare nella storia della musica italiana”.